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Sostenere due centri di accoglienza a San Carlo City e Mangaldan City

Situazione


Nel 2019 l’associazione partner Communitas Sub Crucem Christi ha ricevuto in donazione un terreno di 1,4 ettari situato nel quartiere rurale di Libas, a San Carlos City, nelle Filippine. Nel dicembre dello stesso anno, alcuni volontari si sono stabiliti nelle case di bambù che hanno allestito, in attesa della costruzione di una nuova abitazione.

Fin dai primi giorni, l'arrivo di questi "stranieri che parlano tagalog" ha suscitato la curiosità della comunità locale, in particolare dei bambini e dei giovani, molti dei quali agricoltori e fruttivendoli. Ogni giorno, puntuali come il canto dei galli della zona, si ritrovavano presso la loro semplice dimora, dove si respirava già un'atmosfera accogliente e familiare.

Grazie al generoso sostegno di numerosi donatori, la nuova sede è stata completata e inaugurata il 22 gennaio 2023. Attualmente, il centro offre assistenza a oltre 350 persone. L'anno successivo, l'impegno dell'associazione si è esteso con l'apertura di una seconda casa nel quartiere di Tebag a Mangaldan City, dedicata a 130 bambini.

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Descrizione del Progetto

Le due sedi dei volontari sono diventate vivaci centri di aggregazione, dove vengono organizzate diverse attività educative, sportive, sociali e culturali: conferenze su temi di interesse comunitario, incontri di riflessione per i giovani, proiezioni di documentari e film, corsi di inglese e di canto per bambini e preadolescenti, e giochi volti a favorire la socializzazione.

Particolare attenzione è dedicata alla promozione dei valori del volontariato tra i giovani studenti delle scuole locali, attraverso incontri di sensibilizzazione sull'importanza della generosità e dell'apertura verso gli altri. L'obiettivo è incentivare i ragazzi a dedicare parte del loro tempo ad attività ricreative nei quartieri più bisognosi.

I volontari, provenienti da diverse parti del mondo, sono quotidianamente impegnati a rispondere ai bisogni delle persone che incontrano, fungendo da ponte con le istituzioni locali. Si recano nei villaggi limitrofi per offrire supporto morale a giovani, famiglie e anziani, e collaborano attivamente alla distribuzione e alla consumazione dei pasti per le persone non autosufficienti.

Ogni volontario offre a chi incontra un accompagnamento personalizzato, alimentando, con la propria presenza, la speranza per guardare al futuro con positività.

In Sintesi

L'impegno dell'Associazione si traduce in:
- Visite settimanali in 14 quartieri disagiati;
- Assistenza settimanale a 60 famiglie (complessivamente 100 adulti e oltre 200 bambini);
- Supporto settimanale a 20 bambini disabili e 20 anziani presso il centro delle Suore di Madre Teresa;
- 12 ore settimanali dedicate ad attività ricreative e sportive nelle strade;
- Circa 90 bambini che beneficiano dei campi ricreativi organizzati presso il centro dei volontari (8 sessioni all'anno per circa una decina di bambini ciascuna);
- 6 gite annuali per un totale di 65 bambini;
- Serate educative, culturali e di riflessione per 20 ragazzi ogni settimana;
- 20 visite annuali nelle scuole per diffondere i valori del volontariato;
- Un team di 9 volontari attivi quotidianamente per rispondere alle diverse necessità dell'associazione.

Per tutto questo, siamo in piena sintonia con le iniziative dell'associazione Communitas Sub Crucem Christi perchè rispecchiano i valori cardine di Stabat:
- il primato assoluto della persona nella sua individualità concreta e nella sua universalità antropologica;
- la presenza sul campo, nei rioni «alla periferia dell’umanità», intesa come condivisione della vita quotidiana;
- la perennità dell’azione umanitaria intrapresa, garantita da una vera e propria alleanza con la gente sul posto.

Testimonianza di Bryan, volontario per l’associazione Communitas Sub Crucem Christi

"Il nostro operato mi insegna tanto. Vivere insieme a ragazzi di diverse nazionalità è una vera benedizione. Ogni giorno qui ci si dona, sia alle famiglie che ai bambini.
L'altro giorno ho visitato Beatrice, una donna che vive sola. Ha molte disabilità, ma non si lamenta mai: né della sua solitudine, né della sua cecità, né del fatto che è costretta su una sedia senza potersi muovere a causa dell’ictus. Mi ricorda sempre che la nostra visita, l'unica che riceve, le porta così tanto conforto da darle speranza per continuare a vivere. Oltre ad accompagnarla ai suoi controlli medici, grazie a delle donazioni, le abbiamo procurato una sedia a rotelle, restituendole la dignità che merita. Ora, quando la portiamo in giro per il quartiere, può incontrare altre persone. Se andate a trovarla, però, dovrete abituarvi all'odore dei maiali, perché, purtroppo, la piccola struttura dove vive si trova proprio vicino a un'area dove vengono tenuti i maiali!
Ciò che mi colpisce di più è la nostra "azione" silenziosa: gesti che commuovono, sguardi che sembrano venire dal paradiso, incontri emozionanti, così semplici ma pieni di significato.”