A Dakar, in Senegal, finalmente una nuova casa è pronta ad accogliere i volontari presenti sul posto. Di seguito qualche notizia in più direttamente da una volontaria.
La casa dei volontari di Dakar (in Senegal), dedicata a Santa Monica, tra circa un mese si sposterà in un quartiere chiamato ''HLM Patte D'Oie" che si trova a circa quindici minuti a piedi da quello odierno.
Le ricerche di una casa più spaziosa, idonea ai numerosi amici e bambini che la frequentano ed anche più salutare (visto il pessimo stato di quella attuale), sono durate anni.
Una volta trovata ed ottenuta non é stato comunque possibile trasferirvisi subito data la necessità di numerosi lavori di ristrutturazione.
Dopo i restauri la casa dovrebbe essere formata da: un piano terra destinato alla zona giorno con una grande sala da giochi per i bambini all'entrata, cucina, bagno, salone per ospitare amici ed altre stanze minori; un primo piano pensato per la zona notte dove si troverebbero la maggior parte delle stanze da letto dei volontari con bagni, più una cappella ed un altro salone che ospiterebbe il gruppo di giovani, e non solo, che ci aiutano per momenti conviviali o culturali ed infine una grande terrazza con gazebo.
I lavori di ristrutturazione sono stati numerosi, il più significativo in assoluto è stato la terrazza: l'arrivo improvviso delle piogge prima che fosse posata la guaina che rende impermeabile la casa ha quasi rischiato di farla cadere. Fortunatamente non é successo ed è stata terminata, sono però andati persi alcuni pezzi del mobilio nuovo donati da famiglie espatriate. La ristrutturazione generale è stata abbastanza complicata e più lunga del previsto ma, ad oggi, si può ritenere quasi terminata se non per gli infissi, la tinteggiatura ed altri lavori di finitura.
Per tutta la durata della ristrutturazione noi volontari ci siamo recati sul cantiere ogni giorno per almeno cinque ore al giorno per lavorare con gli operai e per conoscere e presentarci ai nostri futuri vicini. Il riscontro da parte della gente e dei bambini del nuovo quartiere, rivelatosi più povero dell'altro, è stato molto positivo, sono nate molte amicizie e da subito abbiamo riscontrato un forte bisogno di presenza di una casa dell'Associazione nel quartiere.
Un aneddoto molto simpatico è riguarda il momento in cui una forte pioggia arriva il giorno in cui noi volontari normalmente ci riposiamo e pensando alla casa non ancora impermeabilizzata vi ci siamo recati correndo e abbiamo iniziato a spalare l'acqua accumulata sulla terrazza e penetrata fino al piano terra; i bambini del quartiere, che conoscevamo a mala pena, vedendoci lavorare faticosamente entrano di corsa in casa ed iniziano a lavorare con noi.
Dopo, quando la situazione era migliorata, scherzando, ci siamo detti che una delle prime attività che i bambini del nuovo quartiere hanno svolto nella nuova casa è stata spalare acqua per impedire che crolli.