Festival Letino 2021: un’esperienza formativa di condivisione e incontro

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N ell’accogliente cornice del letinese si sono radunati oltre 300 amici della Fondazione Stabat, nonostante le difficoltà pandemiche, per l’evento del Festival di Letino 2021, “Beata Carne”, giunto alla sua terza edizione..

Quattro giorni di incontri all’insegna della cultura e dell’arte che hanno permesso, ai conferenzieri e ai partecipanti, di vivere un’esperienza umana capace di nutrire a fondo, predisponendoci ad affrontare ricaricati un nuovo anno.

Come già raccontato precedentemente nei diversi articoli pubblicati sul nostro sito e nella relativa scheda, il progetto, partendo dalla riqualifica dell’ex-motorizzazione civile di Afragola, prevede distinte fasi di sviluppo per arrivare a una proposta educativa completa con nuove attività ludico-educative (tennis, danza, pallavolo, ginnastica, teatro), una mensa per i bambini, un supporto per le famiglie e laboratori formativi professionali per favorire l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro.

Ricaricarsi anche attraverso la riflessione, favorita dalle conferenze mattutine tenute da personalità di spicco come ad esempio:
Gisella Nele, chirurgo, con l’intervento Carne e bellezza;
Nello Laezza, chef, Carne e sapore;
Ferrante Ferranti, fotografo, Carne velata, svelata;
Lucas Reiner, artista, Via Crucis;
P. Paul Anel, filosofo, La materia desidera la forma come la donna desidera l’uomo;
Don Alberto Frigerio, teologo, Il Logos del Corpo: la carne, cardine di salvezza.

 
 

Ma non sono mancati workshop e attività sportive, curate nei minimi dettagli, per ampliare le possibilità di scoprire nuove attitudini.
Basti pensare ai workshop di:
Iconografia su vetro;
Atelier di fotografia;
Atelier teatrale;
Atelier di coro bizantino e canto ucraino;
Atelier di ballo rumeno e giudaico.

E per le attività sportive, tra le molte:
Escursioni giornaliere;
Trekking;
Torrentismo.

Fiore all’occhiello del Festival sono, senza dubbio, le mostre/ vernissage internazionali, come quelle di:
Aristides Patsoglou, con la performance di Yaryna Shumska;
Inge Schmidt, con concerto di fisarmonica di Rocco Luigi Tomasone.

 
 

E infine le serate culturali che, seguendo il filo conduttore del tema del Festival, hanno previsto:
Il Festival del Cortometraggio, curato da Myroslava Klochko;
Le Festin de Babette, teatro, con scene tratte dall’omonimo film;
Concerto di musica napoletana, con la band Ars Nova.

A conclusione di quest’evento, che ha avuto un indiscusso esito positivo, si ringraziano la disponibilità generosa di Letino, il lavoro dei volontari e il feedback attivo di tutti i partecipanti.

 

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